Le banche sottovalutano i rischi dei prestiti relativi all’emergenza covid-19?

Durante le ultime settimane, i governi hanno emanato programmi per salvare le imprese colpite dal COVID-19 , prevedendo, tra le altre, misure di sostegno finanziario che comportano un aumento dei prestiti concessi dalle banche. Quali sono i rischi che, a causa dell’incremento dei volumi dei prestiti concessi, le banche si troveranno ad affrontare?

Le banche, come tutte le attività commerciali, hanno dovuto far fronte agli effetti della pandemia sui loro processi e, al contempo, hanno dovuto gestire e controllare i rischi, diretti e/o indiretti, associati al processo di emissione dei prestiti relativi all’emergenza COVID-19.

Oltre al rischio IT della gestione delle operazioni di credito, relativo al fatto che il personale bancario, lavorando da remoto, può avere un limitato accesso ai sistemi informatici e al supporto IT, vi sono rischi di credito e di liquidità associati all’attività di sottoscrizione di nuovi crediti (emessi in funzione dell’emergenza COVID-19) che hanno innescato rapidi interventi e modifiche delle normative prudenziali in ambito creditizio. Inoltre, ci sono diversi rischi indiretti legati alla conformità dei prestiti che richiedono un'attenta valutazione in ambito di antiriciclaggio (“AML”), identificazione del cliente (“Know Your Client”), protezione dei consumatori, rischi di compliance, oltre alla potenziale minaccia di prestiti con finalità fraudolente.

RISCHIO DI UNA PROSSIMA CLASS ACTION?

Il problema relativo all’emissione di prestiti che potrebbero presentare elementi contrattuali potenzialmente fraudolenti è un elemento di particolare importanza, da non sottovalutare, anche alla luce della recente class action intrapresa negli Stati Uniti nei confronti di quattro grandi banche. L’elemento caratteristico, che ha generato questa azione legale, riguarda la presunzione che le banche abbiano favorito i clienti più grandi rispetto ai clienti di medio-piccole dimensioni, concedendo assistenza finanziaria attraverso il Paycheck Protection Program, che si presuppone sia stato appositamente definito per supportare questa tipologia di comportamento. Seppur con circostanze economiche molto diverse, ci sono somiglianze con lo scandalo inglese del Payment Protection Insurance (PPI) che, dal 2011, ha visto le banche pagare fino a 38 miliardi di sterline di risarcimento nei confronti dei consumatori, secondo un rapporto condotto nell’aprile 2020 dal Financial Conduct Authority.

CAMBIAMENTO DEL RUOLO DELLE BANCHE

L’attuale situazione solleva inoltre diversi problemi sul ruolo sociale ed economico che le banche dovrebbero svolgere. In molti programmi di emissione di prestiti legati a situazioni di emergenza, le banche assumono il ruolo di “agent”, mentre il governo agisce come soggetto “principal”. In questa situazione, mentre il rischio di credito si sposta dalle banche ai governi (contribuenti) e successivamente alle banche centrali (detentori di valuta), la conformità al processo di sottoscrizione ed emissione del credito rimane in capo alle banche. L’utilizzo delle istituzioni finanziarie, da parte dei governi, per interventi volti a salvaguardia dell’economia in situazioni di crisi genera una delega delle responsabilità da parte delle istituzioni pubbliche. . Allo stesso tempo, l'onere dei rischi assunti dalle banche in situazioni di crisi è aumentato, sollevando tematiche di moral hazard  e conflitto d’ interessi.

Quanto appena detto, solleva ulteriori questioni sul ruolo delle banche nell'economia come attori diretti dello Stato, la cui funzione è quella di definire ed attuare piani economici, così come salvaguardare e sostenere la crescita economica.

LA DUE DILIGENCE SARA’ LA CHIAVE

Appare evidente che, poiché i principali rischi bancari iniziano a mostrare chiari segnali di tensione, potrebbe innescarsi una revisione di team esterni ed interni di controllo e monitoraggio. La matrice del rischio di revisione dovrà essere adeguata e sottoposta a verifica, in particolar modo qualora i controlli interni siano stati riorganizzati per fare fronte alle difficoltà dovute all’incremento dell’emissione dei prestiti durante il periodo di lavoro da remoto.

In futuro, le autorità competenti vorranno accertarsi che il denaro dei contribuenti sia stato utilizzato in modo appropriato. In questo scenario, le autorità di vigilanza bancaria ed i governi esamineranno ed eventualmente contesteranno il processo di emissione dei prestiti per verificare che sia stato eseguito in conformità con le regole previste per l’emissione dei prestiti durante lo stato di emergenza, oltre che con le consuete normative antiriciclaggio (“Anti-Money Laundering”), di identificazione dei propri clienti (“Know Your Customer”) e di tutela dei consumatori.

Il supporto alle banche, volto ad attenuare i rischi associati all’emissione di prestiti collegati all’emergenza COVID–19, è quindi fondamentale. Così come i governi continuano a effettuare iniezioni di liquidità nei mercati attraverso gli istituti di credito, le banche devono essere veloci e reattive nell’adattare le loro attuali infrastrutture e processi al fine di rispettare le disposizioni relative ai prestiti. Oltre alle attuali difficoltà infrastrutturali ed operative dovute al COVID-19, le banche dovranno porre particolare attenzione al profilo di rischio dei clienti poiché essi sottoscrivono volumi sempre maggiori di richieste in un breve periodo di tempo.

Le difficoltà permangono, ma le banche possono rimanere competitive costituendo un assetto di governance volto a gestire gli impatti correlati ai programmi. Lavorare sulla gestione degli arretrati e dei rallentamenti dovuti alle numerose richieste di prestiti volti a supportare finanziariamente le piccole imprese, così come utilizzare un’analisi personalizzata dei dati, aiuterà ad affrontare le tematiche relative al rispetto dei requisiti di conformità. Inoltre, l’attenzione sul controllo della qualità durante tutto il processo assicurerà alle banche non solo di contribuire al supporto dell’economia ma di farlo mantenendo i propri rischi decisamente sotto controllo.