Valutazione dell'impatto della CSRD sui gruppi extra-UE e sulle loro controllate nell'UE

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell'Unione Europea (UE) include un principio di extraterritorialità che allarga il perimetro delle società soggette alla rendicontazione di sostenibilità ai gruppi extra-UE e alle loro controllate UE. L'obiettivo è mantenere condizioni di parità per tutti gli operatori economici che operano nel mercato europeo.

La direttiva apre la strada all'ambizione dell'Europa di costruire un sistema economico più sostenibile e inclusivo. Con la CSRD, l'UE intende soddisfare l'esigenza di avere informazioni affidabili, pertinenti e comparabili in materia di sostenibilità attraverso un linguaggio comune standardizzato che ponga la rendicontazione di sostenibilità sullo stesso piano della rendicontazione finanziaria. Gli Stati membri dell'UE hanno tempo fino al 6 luglio 2024 per recepire la CSRD nel loro diritto nazionale. Per ulteriori dettagli, consultare la Guida Mazars "Prepararsi alla CSRD"

Chi sarà interessato? 

La CSRD può interessare i gruppi o le società extra UE sia nel caso di società con titoli quotati nell'UE che nel caso di gruppi con società madre Entra UE ma che svolgono un'attività significativa nell'UE. In effetti, la CSRD si applicherà in primo luogo a tutte le società con sede nell'UE che soddisfano i requisiti di applicazione definiti della direttiva, indipendentemente dal luogo in cui è domiciliata la società madre. Tali società potranno tuttavia avvalersi delle esenzioni disposte dalla CSRD in casi specifici e a determinate condizioni. 

Quali sono le tempistiche? 

Per le società extra-UE i cui titoli sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato dell'UE, l'applicazione della CSRD avverrà progressivamente, a partire dall'esercizio 2024 per quelle con più di 500 dipendenti e dall'esercizio 2025 per quelle che soddisfano due dei tre requisiti disposti dalla CSRD (i) con un totale di bilancio superiore a 25 milioni di euro (ii) o un fatturato netto superiore a 50 milioni di euro (iii) più di 250 dipendenti. 

Anche i gruppi extra UE - con società madre Extra UE - con attività significative nell'UE saranno tenuti a predisporre l'informativa di sostenibilità secondo quanto disposto dalla CSRD a partire dall'esercizio finanziario 2028.

Quali norme si applicheranno? 

A seconda della situazione, il relativo bilancio di sostenibilità dovrà essere redatto utilizzando gli European Reporting Standards (ESRS) generali o standard equivalenti come stabilito dalla Commissione Europea. I gruppi di paesi terzi che svolgono un'attività significativa nell'UE potranno applicare ESRS specifici, che ad oggi sono in fase di predisposizione.

Qual è l'impatto a livello di Stati membri? 

Poiché ciascuno Stato membro dovrà adottare misure per integrare la CSRD nel proprio diritto nazionale, tali misure dovranno essere attentamente monitorate per determinare eventuali differenze nell'applicazione della CSRD.

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Documento

CSRD per Gruppi non UE