Sull'addizionale 10% per bonus e stock options a dirigenti del settore finanziario i nodi restano irrisolti

È online la pubblicazione redatta da Alessandro Mocarelli e Sante Battistini per la Rivista di aggiornamento e pratica tributaria 'Il Fisco'.

Alla luce di alcune sentenze della Corte di Cassazione in relazione alla applicabilità dell'addizionale IRPEF del 10% di cui all'art. 33 del D.L. n. 78/2010 sui compensi erogati sotto forma di bonus e stock options a dirigenti e amministratori operanti nel settore finanziario, in quest'ultimo rientrerebbero non solo le banche e gli altri enti finanziari, ma tutti i soggetti con attitudine a produrre effetti economici potenzialmente distorsivi del mercato, incluse le holding industriali e le società di consulenza finanziaria.

In relazione al presupposto oggettivo, la Cassazione ha fugato alcuni dubbi interpretativi nati con l'introduzione del comma 2-bis nella citata disposizione, affermando il principio di diritto in base al quale per i suindicati compensi l'addizionale IRPEF del 10% si applica sull'ammontare del variabile che eccede la componente fissa della retribuzione, non essendo necessario che la retribuzione variabile ecceda anche il triplo della parte fissa.

Si assiste ad un cambio di rotta del Supremo Consesso in virtù del quale, nel perimetro del “settore finanziario” rientrerebbero non solo le banche e gli enti finanziari, ma anche le holding industriali (una delle sentenze emanate nel corso del 2023 concerne un noto AD dell’epoca) e le società di consulenza finanziaria.

Relativamente al presupposto oggettivo, la Cassazione ha statuito il principio di diritto secondo il quale il prelievo addizionale del 10% si applica sull’ammontare del variabile che eccede l’importo corrispondente alla parte fissa della retribuzione, non essendo necessario che la componente variabile superi anche il triplo della quota fissa, fugando definitivamente i dubbi interpretativi sorti con l’introduzione del comma 2-bis dell’art. 33 del DL. n. 78/2010.

Inoltre, permangono criticità interpretative, anche con riguardo all'applicazione del prelievo addizionale in capo agli amministratori non residenti.

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